Sigillatrice
Le sigillatrici usate nello studio dentistico sono uno strumento fondamentale per garantire la sterilizzazione degli strumenti utilizzati durante le procedure dentali. Le sigillatrici funzionano solitamente attraverso il processo di termo-sigillatura, in cui il calore viene applicato ai bordi del sacchetto per fondere il materiale plastico e creare una saldatura ermetica.
Dopo la fase di lavaggio e decontaminazione, ogni strumento e dispositivo medico deve essere imbustato e ogni confezione sigillata nel modo opportuno.
Un buon lavoro di confezionamento e sigillatura concorre a tutelare e preservare la sicurezza degli strumenti e di tutti i soggetti presenti in uno studio, dagli operatori ai pazienti.
Dopo l’imbustamento, la sigillatura conclude quindi la fase del confezionamento ed è fondamentale per permettere un efficace passaggio in autoclave e mantenere la sterilità degli strumenti autoclavati fino al successivo utilizzo (nel rispetto della normativa ISO 11607-1 e UNI EN 868-5).
Per saldare buste e rotoli è quindi fondamentale dotarsi e utilizzare una termosigillatrice, ossia un dispositivo in grado di sigillare mediante termosaldatura le confezioni da autoclavare, garantendo spessore e tenuta della sigillatura.
La scelta di una termosigillatrice odontoiatrica dipende dalle esigenze specifiche, ma in generale è bene ricordare che una buona macchina deve innanzitutto avere le seguenti dotazioni:
- un portarotoli, appendibile a parete in modo da ottimizzare gli spazi dello studio odontoiatrico;
- un sistema Temperature Control di sicurezza, contro bruciature del rotolo;
- segnali acustici e luminosi che guidino l’utente circa l’utilizzo in corso della macchina;
- dimensioni contenute per rendere più agevole il suo impiego.
Scegliere una buona sigillatrice odontoiatrica significa ottimizzare e rendere più sicuro l’intero processo di sterilizzazione, garantendo la sterilità degli strumenti e migliorando tempistiche e organizzazione del lavoro.